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Il Viaggio Comincia

Sono stata affascinata per molto tempo dal ruolo giocato dai riflessi nel gettare le basi per l'apprendimento, l'elaborazione sensoriale, le emozioni e il comportamento. Questo fascino cominciò all'inizio del 1998, quando uno dei miei (io preferisco pazienti) clienti di kinesiologia, un bambino di dieci anni che a scuola era sempre in difficoltà, mi disse: "Ho pensato a questo, Moira. Quando l'insegnante mi urla contro mi disturba e così io disturbo gli altri".

Mi venne in mente un brevissimo articolo, inviatomi da uno dei miei colleghi, sul Riflesso di Moro e sul Riflesso Tonico Asimmetrico del Collo (RTAC), che descriveva proprio questo tipo di comportamento. Così, con gli strumenti che avevo all'epoca, lavorai con questo ragazzo per integrare il suo Riflesso di Moro.

Quando lo vidi la settimana successiva, il cambiamento era notevole. Era così felice: non aveva avuto problemi per tutta la settimana. Sua madre era estasiata, perché non era stata chiamata né dalla scuola né da nessuno dei centri di apprendimento che il figlio frequentava. Era molto più rilassato e centrato e mi disse che ora, in qualche modo, era in grado di controllare più facilmente il suo comportamento, di non arrabbiarsi e di non prendersela con gli altri.

Non avevo idea del perché con questo ragazzo il lavoro con il Moro avesse avuto così tanto successo, ma volevo vedere se riuscivo a scoprirlo. Cominciò così un viaggio infinitamente intrigante e genuinamente emozionante. Per questo oggi, vent'anni dopo, sapendo che non posso più rimandare la tappa successiva del viaggio, inizio col mantenere la promessa fatta a tutti voi, che lo avete chiesto e molte volte implorato: realizzare questo libro.

Per molti versi sarà un libro di storie. Le storie di persone, giovani e meno giovani, che sono profondamente cambiate grazie al modo in cui lavoriamo con i movimenti del programma di Rhythmic Movement Training International (RMTi) e alla particolare attenzione con cui osserviamo con quali risorse ogni persona con cui lavoriamo deve affrontare il cambiamento e rafforzare le basi per imparare a essere sicuro nel mondo. Molte delle storie parlano del mio viaggio personale e di come l'integrazione dei riflessi è stata importante per cambiare il modo in cui io stessa vivo il mondo.

Allora, perchè "Oltre l’Ascidia"? Le ascidie sono creature affascinanti, che nascono con un cervello molto rudimentale che permette loro di spostarsi sul fondo del mare per trovare un posto permanente in cui vivere. Non si muoveranno più da questa posizione e quindi non avranno più bisogno nemmeno del loro cervello più rudimentale: di conseguenza, esso si dissolverà. Il capitolo 3 fornirà qualche informazione in più su queste affascinanti creature.

Che Cosa è Rhythmic Movement Training?

Rhythmic Movement Training (RMT) è un programma di integrazione riflessa basato su movimenti che replicano i nostri primi movimenti fetali e neonatali, per stabilire, rafforzare o riqualificare le basi della postura, la maturità del sistema nervoso centrale (SNC), la funzione vestibolare, l'elaborazione sensoriale, la memoria, l'apprendimento, le emozioni e il comportamento.
Questi movimenti vennero ideati in Svezia negli anni '70 da Kerstin Linde, una terapeuta autodidatta. Il suo lavoro, cui originariamente aveva dato il nome di Pedagogia del Movimento Ritmico, diventò in seguito la Dottrina dell'Armonia.

RMT, così come è praticato dai consulenti RMTi, utilizza un processo educativo, non un protocollo medico. Secondo noi i riflessi primitivi mantenuti non sono una malattia, bensì un riflesso del programma innato che esiste in tutti noi e che deve ancora essere completato, in modo da avere le migliori basi per ottenere il controllo posturale e il movimento coordinato di cui abbiamo bisogno per stare in posizione eretta nel mondo, senza stress e tensione.

RMTi prende in prestito dalla filosofia della kinesiologia un approccio olistico che facilita il cambiamento, in modo da portare nuovi equilibri e possibilità a disfunzioni e problematiche. L'obiettivo di RMTi è quello di aprire la possibilità di superare più efficacemente le problematiche di apprendimento, di comportamento e gli squilibri neurologici. RMTi si sforza di comprendere e lavorare con le cause neurologiche alla base di questi problemi e condizioni, piuttosto che curarne solo i sintomi.

RMTi riconosce inoltre come il movimento coordinato, fluido e ritmico, sia alla base di un’efficiente elaborazione sensoriale, della crescita neurologica, dello sviluppo emotivo e di come impariamo a comportarci e a vivere nel mondo. Per noi si inserisce nella parte che si riferisce alla natura nel dibattito natura vs. educazione. Senza dubbio l'educazione gioca un ruolo importante nel modo in cui impariamo a vivere nel nostro mondo. Tuttavia l'integrazione del programma innato dei riflessi primitivi è fondamentale per darci le risorse fisiche necessarie per poterci muovere nella vita in modo integro e stabile.

RMTi è un approccio sistemico, basato sulla consapevolezza che le nostre capacità fisiche, emotive e mentali sono fondamentalmente connesse e che i nostri primi movimenti costituiscono la base per lo sviluppo neurologico e hanno un impatto diretto sulla nostra organizzazione fisica, emotiva e intellettiva. RMT lavora per integrare sia i riflessi intrauterini che quelli primitivi, rafforzando i riflessi posturali e permanenti per sviluppare la postura, la coordinazione, l'equilibrio e il tono muscolare, con l’intento di rafforzare e organizzare i percorsi neurologici: il che porta allo sviluppo di buone capacità per quanto concerne il movimento volontario. Fondamentale per fare ciò è trovare il ritmo, la coordinazione e la fluidità del movimento (Moira Dempsey)

Ed egli rispose:

Alle porte della città e accanto al focolare, io vi ho veduto prosternarvi e adorare la vostra libertà. Anche gli schiavi si umiliano davanti al tiranno e lo lodano anche quando li ammazza.
Ahimè, nel boschetto del tempio e all'ombra della cittadella ho visto i più liberi tra voi
indossare la loro libertà come un giogo ed un ceppo.

E il mio cuore sanguinava: perché non potrete essere liberi
finché perfino il desiderio di cercare la libertà non vi sembri una briglia,
e non avrete cessato di parlarne come di una meta e un compimento.
Sarete liberi, infatti, non quando i vostri giorni saranno privi di ansie e le notti senza un bisogno o una pena,

Ma quando queste cose vi stringeranno come una cintura
e saprete innalzarvi al di sopra di esse nudi e sciolti.
Ma come potrete innalzarvi oltre i giorni e le notti se non rompendo le catene
che all'alba della vostra comprensione avete stretto intorno all'ora meridiana?
In verità, ciò che chiamate libertà è la più resistente di tali catene,
benché i suoi anelli brillino al sole e abbaglino i vostri occhi.
E che cosa volete eliminare per essere liberi se non brandelli di voi stessi?
Se è una legge ingiusta che volete abolire, l'avete scritta sulla fronte con le vostre mani.
Non la potete cancellare, né bruciando i vostri libri di diritto,
né lavando le fronti dei giudici, anche versandovi su il mare.
E se è un despota che volete deporre, badate prima a distruggerne il trono eretto in voi.
Perché un tiranno come può governare uomini liberi e orgogliosi
se non tiranneggiando la loro libertà e calpestando il loro orgoglio?
E se è una noia che volete scacciare, essa fu scelta da voi più che imposta dagli altri.
E se è un timore che volete fugare, la sua sede è nell'animo vostro, non nella mano di chi temete. In verità, tutte le cose muovono dentro il vostro essere in un perenne semi abbracciamento,
quelle desiderate e le temute, le ripugnanti e le amate, le perseguite e quelle che vorreste evitare. Esse muovono in voi come ombre e luci in stretto accoppiamento.
E quando l'ombra svanisce e non è più, la luce che indugia diventa un'ombra per un'altra luce. Così la vostra libertà, appena perde le catene, diventa essa stessa la catena per una maggiore libertà.

(da 'Il profeta' di Gibran)

Ed egli rispose, dicendo:

Il vostro amico è i vostri bisogni esauditi.
È il vostro campo, che seminate con amore e che mietete con gratitudine.
Egli è la vostra mensa e l'angolino accanto al fuoco.
Perché vi recate da lui con la fame, e lo cercate per avere pace.
Se il vostro amico vi apre la mente, non temete il "no" nella vostra, né trattenete il vostro "sì".
E se lo vedrete silenzioso, il vostro cuore non cessi d'ascoltare il suo cuore;
Perché senza parlare, nell'amicizia, tutti i pensieri, tutti i desideri,
tutte le aspettazioni, nascono e sono condivisi con una gioia priva di clamori.
Non vi attristate, quando vi dividete dall'amico;
Perché le cose che amate di più in lui saranno più evidenti durante l'assenza,
come la montagna a chi sale, che è più nitida dal piano.
E non vi sia altro scopo nell'amicizia che l'approfondimento dello spirito.
Perché l'amore che non cerca unicamente lo schiudersi del proprio mistero,
non è amore, ma una rete che pesca soltanto cose inutili.
La parte migliore di voi sia per l'amico.
Se egli deve conoscere il deflusso della vostra marea, fate in modo che ne conosca anche il flusso. Perché cos'è il vostro amico, se andate in cerca di lui per uccidere il tempo?
Cercatelo invece avendo tempo da vivere.
Perch'egli è lì per servire al vostro bisogno, non per riempire il vostro vuoto.
E nella soavità dell'amicizia fate che abbondino risa, e piaceri condivisi.
Perché è nella rugiada delle piccole cose che il cuore trova il suo mattino e si ristora.

(da 'Il profeta' di Gibran)

Ed egli rispose:

La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera.
E quello stesso pozzo che fa scaturire il vostro riso fu più volte colmato dalle lacrime vostre.
Come potrebb'essere altrimenti?
Più a fondo vi scava il dolore, più gioia potete contenere.
La coppa in cui versate il vostro vino non è la stessa coppa cotta nel forno del vasaio?
E il liuto che addolcisce il vostro spirito non è lo stesso legno intagliato dal coltello?
Quando siete felici, se scruterete il vostro cuore, troverete che è ciò che vi ha fatto soffrire a darvi ora la gioia,
E quando siete afflitti, guardate ancora nel cuore, e scoprirete che state piangendo solo per ciò che vi ha reso felici.

Alcuni di voi dicono, "La gioia è più grande del dolore" e altri dicono, No, il dolore è più grande". Ma io dico a voi che sono inseparabili.
Essi giungono insieme, e quando l'una siede a tavola con voi, ricordate che l'altro dorme nel vostro letto.

In realtà, oscillate tra il dolore e la gioia come i piatti d'una bilancia. Solo se vuoti, state fermi e in equilibrio.
E quando il tesoriere vi alzerà per pesare il suo oro e il suo argento, allora la gioia o il dolore dovranno per forza sollevarsi o cadere.

(da 'Il profeta' di Gibran)

Per mettere i sottotitoli in italiano in un video di Youtube, non sempre è possibile:

  1. aprire il video,
  2. andare su impostazioni (in basso a destra dello schermo) e attivarli.
  3. Poi andate in fondo alla lista su "traduzione automatica" e
  4. selezionate la lingua italiana.

E godetevi questi meravigliosi relatori e.... meditate. Buona vita.

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